13 anni sono passati dall'ultimo acuto del Como al Brianteo (oggi U-Power Stadium): in Coppa Italia di Serie C, in un caldo giorno d'agosto del 2012, i lariani espugnavano il fortino brianzolo per 2-4 davanti a circa 300 spettatori. Ieri, in un fresco pomeriggio primaverile, gli uomini di Fabregas hanno ripetuto l'impresa. Stavolta per 1-3 e, soprattutto, in Serie A.

Una vittoria per certi versi storica, visto che è la prima vittoria generale nel derby brianzolo di massima serie. Rimanendo nel presente, poi, questi 3 punti hanno un valore importantissimo per il Como. Permettono a Fabregas di ritrovare il successo dopo 4 partite e di allontanare la zona retrocessione potenzialmente a 10 punti (aspettando l'Empoli che domani ospiterà il Cagliari nello scontro diretto salvezza). Soprattutto, però, restituisce quella consapevolezza e fiducia che il gruppo sembrava aver perduto nelle ultime uscite.

Le dure parole di Fabregas post-Empoli avevano fatto scattare un campanello d’allarme in casa Como, dove la squadra era finita sotto accusa per un atteggiamento ritenuto troppo presuntuoso dal tecnico catalano. C'era bisogno di una risposta forte sul campo, non solo dunque per un fatto di classifica ma anche d'orgoglio, ferito dopo qualche passo falso di troppo. L'occasione di fare l'exploit nel derby con il Monza era ghiotta ed il Como non se l'è lasciata sfuggire. Frutto di una prestazione solida e convincente, in rimonta dopo che il gol a freddo di Dany Mota aveva illuso il catino monzese che potesse arrivare l’impresa. Non si è fatta attendere la controffensiva lariana, che ha ribaltato il risultato già all'intervallo grazie alle reti di Ikoné e Diao, per poi chiudere la pratica con il gran destro sotto l'incrocio di Vojvoda.

Il francese ex Fiorentina è stata una delle sorprese di formazione lanciate da Fabregas, che lo ha preferito al titolarissimo Strefezza. La scommessa ha pagato i suoi dividendi, visto che Jorko ha disputato una delle sue migliori partite delle ultime due stagioni, risultando tra i migliori in campo non solo per il gol ma anche per il suo impatto offensivo nella manovra lariana. Stesso discorso vale per Douvikas: il greco ha mostrato ottime cose già settimana scorsa contro l’Empoli, con il gol del momentaneo vantaggio. A Monza non è arrivato il gol, ma la sua prestazione è stata comunque di buon livello. Fornisce profondità e costante movimento sul fronte offensivo lariano, portando via l’uomo e creando buone palle gol. Manca ancora freddezza sotto porta, ma i passi avanti sono evidenti come le qualità per diventare un giocatore centrale per il Como del futuro.

A proposito di futuro, Fabregas ed i suoi possono ora guardare alle prossime partite con maggiore serenità. Vietato però abbassare la guardia. Come ha sottolineato Vojvoda in conferenza stampa infatti: “Dobbiamo essere umili ma guardare anche in alto. Se guardi verso il basso, fallisci e ti ritrovi lì”. Per questo, l'obiettivo ora sarà vincere per avvicinarsi a Genoa e Torino (prossimo avversario di domenica prossima al Sinigaglia), senza più voltarsi e preoccuparsi di chi c'è alle proprie spalle.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 06 aprile 2025 alle 08:00
Autore: Luca Bianchi
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