Un'altra prova d'autorità in trasferta, una vittoria da record, una salvezza ormai raggiunta ed un nuovo obiettivo per il finale di stagione. Ci ha lasciato questi e molti altri spunti Lecce-Como, che si è conclusa con una roboante vittoria per 0-3 in favore dei ragazzi di Cesc Fabregas. Nel segno del 3 dicevamo, in una settimana come quella pasquale nella quale questo numero ha un significato particolare (la trinità, triduo pasquale, etc...) non solo quindi in campo religioso, ma anche per il Como: tre sono i gol segnati nel pomeriggio di Lecce, come tre sono i punti portati a casa per la terza, appunto, vittoria consecutiva, non a caso alla 33esima giornata. Ognuno di questi aspetti porta con sè un significato speciale, da sviscerare ed analizzare per leggere il momento del Como presente e futuro. Ma andiamo con ordine.

Partendo dalle segnature, il Como ha segnato tre reti al Via Del Mare, una più bella dell'altra. Due di queste portano la firma di Assane Diao, che da tre partite ha ritrovato la condizione migliore e sta spaccando in due le difese di mezza Serie A. I due gol di ieri racchiudono in toto l'essenza del senegalese: velocità e potenza sul primo gol, imbeccato dall'amico e compagno (fenomeno) Nico Paz, precisione e senso nel gol nel secondo, con un destro ad incrociare imprendibile per Falcone. A soli 19 anni ha già siglato 8 gol in Serie A, un impatto che ha pochi eguali in un campionato difficile come quello nostrano. Significativo è anche il gol di Goldaniga, che ritrova la rete in Serie A dopo 5 anni, in Genoa-Napoli 1-2, anche in quell'occasione con un colpo di testa. Un gol che corona una prestazione difensiva superba, sua e dei compagni di reparto.

Tre gol che fanno il paio con i punti in più in classifica, per un totale di 39. La quota salvezza è tradizionalmente fissata a 40 punti, ma il Como è ormai già certo della permanenza in massima serie ancora prima di averla raggiunta matematicamente. Si tratta della decima vittoria in campionato, che permette ai lariani di potersi concentrare non più sulle compagini alle spalle, ma su quelle davanti a sè. Già, perchè visto che per la matematica certezza basterà un risultato positivo nella prossima giornata, l'attenzione dei lariani si concentra ora sul decimo posto, che dopo ieri dista un solo punto aspettando lo scontro diretto tra Torino ed Udinese.

Infine, c'è il dato forse più simbolico ed importante che ci ha lasciato la vittoria del Como , che si lega al passato. Corre l'anno 1951 ed il Como si affaccia al suo terzo anno di Serie A. Il campionato 1951/1952 si apre come meglio non si possa immaginare: tre vittorie su tre, contro Torino (ironia della sorte, 1-0 come in questa stagione), Padova e Triestina. Un inizio di stagione da sogno, con un trend che verrà addiritturà migliorato dalla 24esima alla 27esima giornata e che per oltre mezzo secolo non verrà più eguagliato. Già, perchè il Como da quella stagione in avanti non avrebbe più vinto 3 partite consecutive in Serie A... Fino a ieri. Prima che i lariani di Fabregas replicassero la serie sempre contro il Torino, oltre a Monza e Lecce. Un traguardo storico, che certifica la bontà della stagione del Como, con la consapevolezza che questi record sono solo la base su cui costruire i primati futuri, frutto di un progetto che sta iniziando a dare i suoi frutti. E nel prossimo appuntamento contro il Genoa al Sinigaglia l'obiettivo sarà dunque quello di vincere ancora, per allungare la striscia a 4 vittorie consecutive, come non accade proprio dal 1952

Sezione: Editoriale / Data: Dom 20 aprile 2025 alle 14:30
Autore: Luca Bianchi
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