Il Como ha scritto una pagina memorabile del suo cammino, espugnando il Gewiss Stadium con un emozionante 2-3. Contro l'Atalanta è arrivata una vittoria, la prima in campionato, che, oltre al risultato, consacra il lavoro svolto da Cesc Fàbregas e dai suoi uomini.

Il maltempo che aveva colpito la Lombardia lunedì aveva imposto una pausa forzata di 24 ore, senza però spegner lo spirito lariano. Al contrario, ha permesso alla squadra di presentarsi persino con maggiore convinzione. La Dea di Gasperini, indiscussa favorita della vigilia, si è trovata di fronte a un Como caparbio e mai disposto a cedere.

Già dai primi minuti si è capito che sarebbe stata una battaglia. L'Atalanta ha provato a imporre il proprio gioco, ma il Como ha risposto con un pressing alto e una solidità difensiva che ha sorpreso i padroni di casa. Il vantaggio iniziale degli orobici firmato da Zappacosta non ha scalfito le certezze della formazione guidata da Fàbregas, che ha saputo reagire con freddezza e intelligenza tattica.

La rimonta del Como si è materializzata grazie a una straordinaria prestazione corale. Le azioni da gol sono state tutte orchestrate con precisione. In un super avvio di ripresa la prodezza di Strefezza e l'autogol di Kolosinac, hanno ribaltato la situazione, prima del sigillo che ha chiuso la contesa di Fadera.

Ciò che è piaciuto di più, oltre al gioco che cresce di partita in partita (anche grazie all'inserimento di un Sergi Roberto formato Barcellona) è come il Como ha saputo soffrire e colpire nei momenti decisivi. Fàbregas, vero leader di questo gruppo, ha gestito ogni fase della partita dalla panchina, dimostrando una visione di gioco e una capacità di lettura già da grande allenatore. Anche per un campione del suo calibro il passaggio dal campo alla panchina non era affatto scontato. Lo spagnolo sta bruciando le tappe di un percorso di adattamento che richiede per forza tempo. 

La prestazione dello Gewiss Stadium racconta di un Como che ha creduto fino all'ultimo nelle proprie possibilità. Nonostante l'assalto dell'Atalanta (rigore realizzato da Lookman ormai a tempo scaduto) i lariani hanno difeso con ordine e cuore, portando a casa tre punti che valgono molto più del semplice risultato: sono un segnale al campionato, un messaggio chiaro che il Como non è disposto a recitare un ruolo da comparsa. 

Se la pioggia aveva rimandato la festa, la serata successiva ha regalato ai tifosi del Como una gioia ancora più grande. Con questa vittoria, i biancoblu si rilanciano con nuove ambizioni, dimostrando di poter competere anche contro avversari di alto livello. I giocatori, seguendo il carisma e la competenza del loro allenatore, hanno dimostrato di saper unire talento e spirito di sacrificio. Così la salvezza, giustamente il primo obiettivo di questa stagione, è alla portata, anzi può stare in futuro anche stretta.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 25 settembre 2024 alle 11:43
Autore: Stefano Pontoni
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