Paolo Vanoli ha presentato in conferenza stampa la partita che vedrà impegnato il suo Torino contro il Como al Sinigaglia. Di seguito le sue dichiarazioni raccolte da TMW.


Sullo stato di forma - "La squadra sta bene. Siamo tutti tranne Lazaro, visto che è stato confermato un piccolo problema al soleo e quindi non ci sarà nanche questa domenica. Faremo il possibile per accorciare i tempi, è un giocatore importante. Eccetto Ricci squalificato, gli altri stanno bene".


Sul momento prolifico in attacco - "Sono un allenatore che spinge la squadra a segnare. Mi piace fare gol e preferisco avere tante occasioni, sono statistiche che fanno piacere, ma non è una cosa che guardo. Vuol dire che stiamo avendo continuità. Questa squadra era vincolata a un solo giocatore nella realizzazione, ma avevo bisogno di segnare con più uomini e lo stiamo facendo".


Su Fabregas - "Ho avuto la fortuna di vederlo  ancora da giocatore. Quando ero stato al Chelsea, dicevo sempre che gli spagnoli mi impressionarono come mentalità: lui insieme a Pedro e Azpilicueta si allenavano a 200 all'ora per vincere. Una volta presa la titolarità, se la tenevano stretta. Sono giocatori che hanno vinto tanti titoli e lo vediamo ancora oggi con Pedro cosa fa a 37 anni. L'anno scorso abbiamo lottato io e Fabregas per il campionato, loro sono più bravi nella parte finale e noi a Venezia bravi ai play-off, alla fine siamo andati entrambi in Serie A. Sono un società in costante  crescita, hanno fatto un mercato funzionale alle idee di Fabregas e troveremo una squadra molto diversa rispetto all'andata. Hanno aggiunto giovani di grande prospettiva e qualità. Sarà una bella sfida"


Sul centrocampo e Ricci - "Possiamo giocare sia a due che a tre con i centrocampisti che abbiamo. In una partita ci sono più partite, si può cambiare a gara in corso. La priorità non è il ruolo, ma come lo interpreti. Non ha senso partire con Vlasic a metà campo, ho la fortuna di avere centrocampisti che possono sostituire Ricci: c'è Ilic, come Linetty, Gineitis e Tameze: ho l'opportunità di scegliere.

Ricci ed il caso scommesse - Sta bene, ieri è venuto Cairo come quasi tutti i venerdì. Ha parlato con il presidente che gli è stato vicino, l'ho visto sereno ma non entro nel merito. Samuele ci ha chiesto di venire via con la squadra. Ha chiesto scusa per l'espulsione, è un capitano che vuole stare vicino alla squadra ed è un ottimo segno. Il social è cambiato, lo vedo con i miei figli. Dovremo capire questa generazione ed aiutarla come hanno fatto i nostri genitori. Dobbiamo capire le dinamiche e la verità, poi si potrà parlare. Parlare prima non è bello, come allenatore ed educatore, penso molto a questo: è un mio dovere da genitore e da allenatore, ci sono tanti giovani da portare avanti".

Sul Como - "Il lavoro di Fabregas è un esempio di crescita e di puntare sui giovani, prendendo giocatori funzionali a Cesc. E' la chiave di tutti i club per crescere e arrivare in alto. Non contano solamente i soldi, ma anche le idee: il Como ne è esempio con investimenti mirati. Fabregas, venendo dalla Premier, sta intraprendendo bene la figura del manager".

Su Milinkovic-Savic - "In l'Under 17 volevo far vedere i gol che facevo. Poi, quando hanno cercato, è uscito il mio autogol memorabile in Scozia. E ridevano tutti. Sapete che personalità ha Vanja ed è la sua forza come la sua debolezza. Tutti devono crescere, non c'è bisogno di dire a Vanja che ha sbagliato. E' sereno e consapevole che sta facendo una grande stagione, tante volte ci ha salvato. Ero arrabbiato per i primi 45 minuti per come abbiamo affrontato il Verona, ci è successo con Lecce, Genoa e Monza. Era questione di mentalità, di come si affronta una squadra che ti aspetta. E' uno step che dobbiamo fare, abbiamo fatto meglio fuori casa. Ho fatto i complimenti perché, dopo avere sbagliato un rigore e quell'errore sul gol, potevano ammazzare chiunque, ma i ragazzi hanno reagito ed anche in 10 abbiamo cercato la vittoria. A volte le finali non vanno bene. Ma la reazione è un punto sul quale la squadra è cresciuta molto"

Su Biraghi - "Quando cerchi giocatori funzionali, le cose si possono migliorare. E' quello che sto cercando di imporre in ottica futura. Abbiamo sbagliato magari a giugno, prendendo giocatori non funzionali a ciò che stiamo facendo. La bravura di un allenatore è anche capire che cambiando si può fare meglio. Il mio compito non è solo valorizzare ma far rendere, per raggiungere obiettivi economici e sportivi"

Sezione: L'Avversario / Data: Sab 12 aprile 2025 alle 13:04
Autore: Luca Bianchi
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