L'edizione odierna del quotidiano "La Provincia" ha intervistato Carmine Gentile, ex calciatore e poi direttore sportivo del Como, con un passato anche in maglia Atalanta.

"È un po’ la mia partita. Beh, a Bergamo ho fatto cinque anni da giocatore, capitano della squadra che andò in Coppa delle Coppe, fuori in semifinale con il Malines. E anche tre anni da direttore generale. Al Como tre anni e mezzo, due promozioni e un finale che ha cancellato tutto il bene che avevamo fatto".

Gentile, oggi senza incarichi, ricorda il periodo lariano con affetto: "A Como sono stato davvero bene. Un periodo felice della mia vita. In C eravamo uno squadrone che non andò sù diretto solo per un gol del Modena al 98’ che ci spedì ai playoff. In B eravamo una sorpresa. Preziosi fu bravo a inventarsi Oliveira, io per esempio avevo qualche dubbio. Poi in Serie A devo dire che secondo me Dominissini non era più adatto alla situazione, e cambiammo. Ma andò male. Ma il vero delitto è stato l’anno successivo. Per retrocedere con quella squadra ce ne voleva eh...".

Infine l'ex biancoblu ammette con tristezza: "Quando sono tornato allo stadio Sinigaglia ho avuto netta quella sensazione, che fossi trasparente, nel senso che tutto quello che abbiamo fatto fosse stato cancellato dal brutto finale. Mi dispiace. Qualcosa avevamo fatto. E poi lo stadio: quando sono venuto a vedere una partita, mancava solo Marchioro in panchina, poi era rimasto tutto come allora. Una città come Como non riesce ad avere uno stadio come si deve? Per andare a fare la pipì dovevi fare la coda".

Sezione: Ex Bianco Blu / Data: Gio 19 settembre 2024 alle 18:55
Autore: Roberto Sabatino
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